Ivano Perico, cugino della donna trovata morta a Mapello, ha confessato di aver ucciso Stefania per delle questioni legate a degli immobili.
L’omicidio di Stefania Rota sembra essere il risultato di dispute familiari, in particolare per una proprietà condivisa, un capannone, tra la 62enne e suo cugino Ivano Perico. Quest’ultimo è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso la cugina. Il movente dell’omicidio sembra essere legato ai disaccordi tra i due e non a sentimenti passionali.
Il movente? Questioni in sospeso su delle proprietà
L’avvocato dell’accusato, Piero Pasini, ha dichiarato che il motivo alla base dell’omicidio è un disaccordo sulle proprietà comuni. C’erano questioni irrisolte riguardanti la proprietà e il catasto che hanno portato allo sfortunato incidente.
Pasini, che difende il suo cliente insieme a Stefania Battistelli, ha dichiarato che il suo assistito presenterà presto la sua versione dei fatti davanti al magistrato. Inoltre, in relazione a Perico l’avvocato ha aggiunto: “Stiamo cercando di tranquillizzarlo perché è molto provato e psicologicamente fragile“.
Le sole confessioni di Perico sono quelle rilasciate al momento dell’arresto e ai suoi avvocati. Quando fu interrogato da Massimiliano Magliacani durante le indagini preliminari, scelse di non rispondere. Pasini chiarisce che ciò è dovuto al fatto che Perico era in uno stato di disagio e ha agito d’impulso, forse perdendo la ragione.
La dinamica dell’omicidio
I due cugini avevano un rapporto stretto e si parlavano spesso. Erano soliti fare escursioni in montagna insieme. Secondo le indagini, l’ultima conversazione tra i due è avvenuta l’11 febbraio, che si ritiene sia il giorno in cui Rota è morta. Inoltre, anche il diario di Rota, in cui avrebbe parlato del cugino, termina l’11 febbraio.
La causa della morte di Stefania rimane sconosciuta poiché non è stata trovata l’arma del delitto. L’autopsia ha rivelato lesioni alla testa, al viso e al collo, tra cui fratture dell’osso ioide e della cartilagine tiroidea. Si ritiene che Perico, sospettato dell’omicidio, abbia creato delle distrazioni per evitare i sospetti.
Cosa ha incastrato Ivano Perico?
La prima azione dell’uomo è stata quella di sottrarre furtivamente le chiavi di casa, il cellulare e la borsa della donna. Inoltre, spostava deliberatamente e regolarmente l’auto di Rota per dare l’impressione che fosse ancora attiva. Infine, ha informato i conoscenti della donna che stava aiutando un anziano in Liguria.
È stato incastrato grazie al suo comportamento ingannevole nei confronti dei conoscenti e alla corrispondenza tra la traccia GPS della sua auto e la cronologia della posizione rilevata dal suo cellulare.